La Bibbia per i ragazzi – (2)

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LA STORIA DELLE ORIGINI (Genesi 1-11)
Parte 2: Ogni cosa è buona – Adamo ed Eva – I primi esseri umani

 

Capoverso gni cosa è buona

Secondo lo schema settimanale, Dio il primo giorno crea la luce. Questa luce non è la luce del sole perché il sole, secondo lo stesso schema, è creato soltanto nel quarto giorno. Gli antichi uomini vedevano la luce anche quando il sole non era ancora sorto, anche quando era nascosto dalle nubi, anche quando era da poco tramontato. Essi quindi pensavano che la luce fosse una realtà a parte, indipendente dal sole. E Dio vede che la luce è cosa buona. Il secondo giorno Dio crea una volta immensa, il firmamento, per separare le acque che stanno sopra il cielo da quelle che stanno sotto il cielo. Anche questa descrizione è fatta secondo le conoscenze che gli antichi avevano del mondo. Essi pensavano che la terra fosse immobile e piatta. Sopra la terra era tesa, alla maniera di una tenda, una cupola trasparente alla quale stavano attaccate le stelle. Anche il sole, la luna e i pianeti si spostavano seguendo la curva della cupola. Oltre la cupola del firmamento stavano le acque che gli uomini vedevano cadere dal cielo sotto forma di pioggia. La pioggia era possibile – si pensava – perché nella volta trasparente del firmamento ogni tanto si aprivano delle finestrelle o cateratte. Il terzo giorno Dio raccoglie le acque inferiori e forma gli oceani e i mari. Dio separa la terra dalle acque. Poi adorna la terra asciutta di piante, ognuna secondo la propria specie. E Dio vede che ogni cosa è buona. Il quarto giorno Dio crea il sole, la luna e le stelle. Il quinto giorno Dio adorna di animali lo spazio fra la terra e la volta del cielo e adorna di animali le acque degli oceani e dei mari. Appaiono così gli uccelli e i pesci ognuno secondo la propria specie. E Dio vede che anche questi animali sono buoni. Il sesto giorno Dio riempie la terra asciutta di animali. Animali che saltano, corrono, strisciano. Ognuno secondo la propria specie. Il sesto giorno sulla terra appare anche l’uomo. Il settimo giorno Dio si riposa. Dio benedice il settimo giorno e lo consacra, cioè stabilisce che quel giorno sia considerato da tutti un giorno sacro.

Capoverso damo ed Eva

Anche la creazione della donna è raccontata nella Bibbia in maniera simbolica. Per farci capire che l’uomo e la donna hanno pari dignità, sono fatti della stessa sostanza, sono un’unica realtà, la Bibbia dice che Dio ha tratto la donna da una costola dell’uomo. La costola è la parte del corpo più vicina al cuore. La Bibbia con questa espressione vuole dire che l’uomo e la donna sono stati creati da Dio per amarsi, per essere un cuore solo, una carne sola. I due primi esseri umani che la Bibbia presenta, Adamo ed Eva, rappresentano tutti gli esseri umani in generale dovunque essi siano apparsi e qualunque aspetto avessero. Anche i nomi che la Bibbia attribuisce al primo uomo e alla prima donna sono simbolici. Adamo significa che viene dalla terra, che è fatto di terra. Eva significa madre dei viventi. Essi sono dei simboli e tuttavia sono reali perché rappresentano davvero tutti i primi esseri umani. Adamo ed Eva non sono personaggi fantastici, inventati. Essi hanno tutte le caratteristiche dei primi esseri umani. Dovunque siano apparsi e qualunque aspetto avessero, i primi esseri umani si sono comportati proprio come Adamo ed Eva. Si sono ribellati a Dio dopo essere stati da lui pensati, amati, voluti e creati.

Capoverso primi esseri umani

I primi esseri umani, rappresentati da Adamo ed Eva, vivono sulla terra sostanzialmente felici. La terra produce spontaneamente i suoi frutti. Gli uomini sono pochi e c’è cibo in abbondanza per tutti: basta raccogliere i frutti degli alberi e le bacche dai cespugli. L’uomo non è ancora diventato un agricoltore e non ha bisogno di coltivare la terra per nutrirsi. Con la sua intelligenza e la sua volontà, l’uomo diventa sempre più evoluto. Scopre e utilizza il fuoco, lavora la pietra e si costruisce degli utensili, addomestica alcune specie di animali e diventa pastore. Insomma non gli manca nulla per sentirsi pienamente realizzato. Le sue esigenze fondamentali possono essere soddisfatte. La morte stessa è considerata un fatto naturale che non spaventa l’uomo. Egli ha la profonda convinzione che la morte non rappresenta la fine di tutto. L’uomo primitivo considera i defunti come viventi in un’altra dimensione, in una condizione probabilmente più felice di quella sperimentata su questa terra. Ma soprattutto i primi uomini, rappresentati da Adamo ed Eva prima del peccato, sono in armonia con se stessi, con i loro simili, con la natura tutta e in particolare con gli animali. Si sentono protetti, amati dal loro Creatore.

Sorgente: La Sacra Bibbia per i Ragazzi

(continua)

La Bibbia per i ragazzi – (1)

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1. LA STORIA DELLE ORIGINI (Genesi 1-11) – Parte 1:
La terra e l’universo – Il perché della creazione – I giorni della creazione

La terra e l’universo

La terra è uno dei nove pianeti del sistema solare. La terra, che sembra tanto grande, se confrontata al sole è in realtà piccolissima. Se rimpicciolissimo la terra fino alle dimensioni di una capocchia di spillo, il sole in proporzione sarebbe grande come un pallone e sarebbe distante circa settanta metri. Il sole con i suoi pianeti fa parte a sua volta di un immenso gruppo di stelle disposte a forma di disco. Questo ammasso di stelle forma la galassia. La galassia comprende circa cento miliardi di stelle. Poiché sulla terra vi sono circa cinque miliardi di uomini, si può dire che ogni uomo dispone di circa venti stelle. Le stelle della galassia sembrano vicinissime l’una all’altra. In realtà sono lontanissime fra loro. La stella più vicina al sole è distante circa quattro anni luce. La luce impiega cioè circa quattro anni per coprire tale distanza. La luce si muove a velocità altissima: in un secondo compie circa sette volte il giro della terra. Per percorrere la distanza fra il sole e la terra la luce impiega circa otto minuti. Ma la galassia con i suoi cento miliardi di stelle non è tutto l’universo. Nello spazio vi sono tante altre galassie. Forse cento miliardi. Forse anche di più. Ma a questo punto neppure la più fervida immaginazione può pensare queste grandezze e queste distanze. L’universo è sempre stato così? Gli scienziati oggi dicono che l’universo si sta ingrandendo sempre di più come un palloncino di gomma che si gonfia. Circa venti miliardi di anni fa – dicono gli scienziati – questo palloncino era piccolissimo. Poi all’improvviso è avvenuto un grande scoppio. Da quello scoppio si sono formate in seguito le galassie, le stelle, il sole, i pianeti ed anche la nostra terra. Secondo i calcoli degli scienziati, la terra avrebbe un’età di circa quattro miliardi di anni. Sulla terra poi la vita è iniziata molto più tardi. L’uomo infine è apparso sulla terra da pochi milioni di anni. Questo dice la scienza. Essa intende descrivere i fatti come sono avvenuti, ma non spiega perché i fatti sono avvenuti così. La scienza non spiega il senso della creazione.

Il perché della creazione

La Bibbia non si preoccupa di spiegare come hanno avuto origine l’universo, la terra e l’uomo. La Bibbia ci fa capire piuttosto il perché della creazione. La descrizione biblica della creazione non è una descrizione scientifica. Del resto l’autore del racconto della creazione non poteva conoscere le leggi della fisica come gli scienziati di oggi. Il racconto della creazione è stato scritto circa tremila anni fa ed allora non esistevano né telescopi, né sonde spaziali. Però il racconto biblico della creazione spiega perché esiste il mondo e perché esiste l’uomo. La Bibbia spiega il senso della creazione. Il mondo e l’uomo esistono perché sono stati voluti da Dio. Dio che è fuori del tempo perché è l’Eterno, ossia esiste da sempre, ha voluto donare all’uomo l’esistenza. Dio è eternamente felice, ed è contento di donare. Ha voluto far partecipare gli uomini alla sua felicità. Così Dio ha creato la terra, questo pianeta meraviglioso con i suoi animali, le piante, i fiori, le nuvole, le montagne, le acque… In questo giardino Dio ha posto la sua creatura prediletta, l’uomo. L’uomo è l’unico essere sulla terra capace di pensare, di volere, di amare. Come afferma la Bibbia, Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Pensare, volere, amare sono attività specifiche di Dio. Dio ha creato l’uomo per farlo partecipe della sua stessa vita. La vita di Dio è vita di libertà, di amore, di felicità.

I giorni della creazione

Immagine correlataLa creazione del mondo e la creazione dell’uomo sono descritte nel primo libro della Bibbia intitolato Genesi, che significa «origine». I fatti della creazione non sono esposti dalla Bibbia in forma scientifica. La Bibbia vuole solo farci capire che ogni cosa ha avuto origine per volontà di Dio e che Dio ha fatto buona ogni cosa. L’autore del racconto della creazione immagina che Dio abbia compiuto la sua opera in sei giorni. Questo è solo un modo di dire, è un linguaggio simbolico. Dio è presentato come un operaio che lavora una settimana e poi si riposa. Lo schema dei sei giorni di lavoro e del settimo giorno di riposo è stato adottato dall’autore per insegnare agli uomini che anch’essi devono comportarsi come Dio. Gli uomini devono lavorare, ma devono anche riposarsi. Soprattutto devono dedicare un giorno della settimana al loro Creatore. Devono offrire a Dio una parte del tempo che Dio ha loro donato. Nel giorno di riposo gli uomini devono occuparsi di Dio, devono rivolgere a lui il loro pensiero e la loro preghiera. Nell’antico testamento il giorno di riposo e di preghiera era il sabato. Nel nuovo testamento è la domenica. Il racconto della creazione vuole ricordarci che un giorno  su sette appartiene totalmente al Signore. Non bisogna quindi pensare che la creazione sia avvenuta davvero in sei giorni di ventiquattro ore l’uno e neppure in sei ère lunghe milioni di anni. I momenti della creazione sono stati riassunti in sei giorni soltanto per inculcare negli uomini il rispetto del lavoro e del riposo. La Bibbia immagina che all’inizio del tempo e quindi anche dell’universo regnassero il caos, il disordine. Queste espressioni equivalgono al nostro «nulla». Da questa situazione di partenza Dio ha tratto l’universo, mettendo ordine, dividendo, abbellendo. Dio ordina e adorna il mondo con la sua parola. Anche questo modo di esprimersi della Bibbia è simbolico. In realtà Dio non ha bisogno di parlare per operare qualcosa. Basta il suo pensiero, basta un atto della sua volontà. La volontà di Dio, quando si manifesta, produce subito e sempre dei fatti. Nulla può contrastare la volontà di Dio.

Sorgente: La Sacra Bibbia per i Ragazzi

(continua)